Non sarà, semplicemente, che i neogenitori - sfiniti e rimbambiti dall'aver visionato per la 300ma volta le avventure di Teletubbies & Co., il linguaggio ormai devastato da moine e balbettii, oberati dagli impegni della vita quotidiana e dalla routine - anelino soltanto a reperire un efficace 'stimolatore di pennica' facilmente identificabile con buona parte dell'attuale paccottiglia libraria? Due righe ... e PAM!: meglio di un sonnifero. Per riprendere letture più impegnative aspetteranno che i pargoli siano fuori di casa ... fermo restando che molti son cresciuti con la tivù e da quella non prescindono, trasmettendone la profondità speculativa anche alle nuove generazioni. E poi, alle cene tra genitori di che vuoi parlare ( oltre che di marmocchi)? Fabio Volo è perfetto per parlare di tutto senza dire nulla, ma per gli intellettuali ci son sempre Travaglio o Saviano che fan tanto impegnato-colto, doverosamente indignato ma con nozione di causa; e poi, li trovi anche in tv!!! (Ma ci saranno ancora i genitori che svegliano i figli quando viene l''ora del lupo', quella in cui si è più soli nella notte, per leggergli i classici e i testi di filosofia?)
Correggo: la *nostra* biblioteca. Ho peccato di egocentrismo. Anche perché i pargoli, che a modo loro contribuiscono a finanziare le librerie locali, iniziano ad occupare il loro spazio.
In generale trovo che i post col grafico siano i meno divertenti, ma mi sembra davvero triste che ci sia gente che la prenderei sul personale o addirittura dice "prendi in giro le neo mamme" per un post del genere. Trovo che la bellezza del blog stia nel fatto che i post non aggiungono niente al semplice dialogo. Il rischio infatti sarebbe quello di finire a sbrodolarsi addosso su quanto siamo migliori noi che non leggiamo fabio volo e non sappiamo chi ha vinto il grande fratello, cosa che poi fanno puntualmente tre quarti dei commentatori.
I grafici trasmettono in modo sintetico il pensiero dell'autore. Pensiero scherzoso, leggero, volutamente sbrigativo forse, ma è pur sempre qualcosa che ha voluto trasmettere. Se non ci si trova d'accordo o se non ci si riconosce in quella descrizione, trovi così strano che lo si voglia dire? Magari è l'occasione per dare una picconata in più a qualche luogo comune, come in questo caso per esempio.
si vabbè luca, ma avrà espresso qualcosa che gli capita di notare in media, sul campione che vede in libreria. non è da prendere per una legge universale, così come da qualche nel mondo ci sarà pure qualche lettore di fabio volo che non è fighetto e non legge solo quello (chissà...). Poi magari sta media sarà stata anche un po' forzata da qualche idiosincrasia di stefano sull'argomento prole, non ci è dato sapere... però non la prenderei così ecco, la tua risposta suonava un poco risentita, avrei capito di più qualcosa di scherzoso sull'orgoglio di essere la mosca bianca (che poi pure io sono sicuro che non siano così poche)
Mi spiace, ma la mia risposta non voleva essere risentita, anche se a rileggerla mi rendo conto che quell'aria ce l'aveva. Voleva più che altro essere un "hei, guarda che ti sbagli, la tua statistica per quanto riguarda me e parecchie persone che conosco, è sballata". Tutto qui. E poi l'invito è sincero: se Stefano capitasse da queste parti (Torino) lo accoglierei volentieri a casa mia.
Ho due figlie, la mia biblioteca è decisamente rispettabile e la mia passione per la letteratura è incontestabile, ma al di là di questo non capisco la reazione scomposta di certi commenti. Non devo difendere nessuno, ma mi sembra abbastanza evidente che questo grafico come gli altri già pubblicati, vuole essere una fotografia ironica e caricata di una situazione media misurata molto soggettivamente (quindi magari anche del tutto inesatta) come già è accaduto altre volte con Fabio Volo, per esempio. Può darsi che la pubblicazione di questo post sia stata una scelta poco "furba" e non credo proprio che intendesse scatenare una simile reazione, ma volerci leggere del disprezzo autentico nei confronti dei clienti con figli piccoli mi sembra scorretto. A me Fantozzi ha sempre fatto ridere e riflettere, e sono un'impiegata. Un pò di autocritica (allargata al genere umano) anche feroce non ha mai fatto male a nessuno.
Ehi! Il grafico qui sopra è frutto di un'analisi statistica svolta a regola d'arte che manco l'ISTAT su un campione significativo di clienti della libreria dove lavoro (le altre non so) e utilizzando le ultimissime tecnologie. Altro che "del tutto inesatta", tz tz..
Ah ok. Del tutto esatta, allora, se riferita unicamente alla clientela che frequenta la libreria dove lavori. Altrimenti ritiro tutto quello che ho scritto, eh...
E' che i genitori comprano per i figli quei meravigliosi libri illustrati nelle librerie per ragazzi, li sfogliano e poi a casa se li tengono per sé e dicon ai pargoli: "tiè, leggiti un po' di Paolo Brosio, che per Geronimo Stilton è ancora un po' presto."
A me sti grafici piacciono molto invece e mi ritrovo nell0ironia di Stefano (credo almeno di coglierla)...ho un solo figlio di 20 mesi...leggo molto poco da quando è nato, ma quei pochi libri che riesco a sfogliare in quei 10 minuti di tempo libero la sera prima di svenire, sono dello stesso genere e 'qualità', almeno secondo i miei canoni, di quelli che compravo prima che nacesse. In effetti dal grafico non si può sapere cosa comprassero i 'conigli' che entrano nella libreria prima di diventare genitori (magari non leggevano proprio). Giordano
fabio volo docet
RispondiEliminaInsomma, chi legge è uno sfigato che occupa il suo tempo sui libri, visto che sa di non avere speranze per scopare?
RispondiEliminache cattiveria :)
RispondiEliminaSpero proprio di no. ^^;
RispondiEliminaNon sarà, semplicemente, che i neogenitori - sfiniti e rimbambiti dall'aver visionato per la 300ma volta le avventure di Teletubbies & Co., il linguaggio ormai devastato da moine e balbettii, oberati dagli impegni della vita quotidiana e dalla routine - anelino soltanto a reperire un efficace 'stimolatore di pennica' facilmente identificabile con buona parte dell'attuale paccottiglia libraria? Due righe ... e PAM!: meglio di un sonnifero. Per riprendere letture più impegnative aspetteranno che i pargoli siano fuori di casa ... fermo restando che molti son cresciuti con la tivù e da quella non prescindono, trasmettendone la profondità speculativa anche alle nuove generazioni. E poi, alle cene tra genitori di che vuoi parlare ( oltre che di marmocchi)? Fabio Volo è perfetto per parlare di tutto senza dire nulla, ma per gli intellettuali ci son sempre Travaglio o Saviano che fan tanto impegnato-colto, doverosamente indignato ma con nozione di causa; e poi, li trovi anche in tv!!! (Ma ci saranno ancora i genitori che svegliano i figli quando viene l''ora del lupo', quella in cui si è più soli nella notte, per leggergli i classici e i testi di filosofia?)
RispondiEliminaSvegliarli dopo che sono andati a nanna? Secondo me ringraziano la loro divinità preferita perché si sono addormentati!
EliminaC'è una differenza fra un libro 'impegnato' ed un libro 'intelligente' :P
EliminaC
Spero proprio che il futuro non mi riservi una fine così triste.
RispondiEliminaE.
Di solito ti trovo proprio divertente. Oggi neanche poco.. Sarà il passeggino che mi obnubila il senso dell'umorismo!?
RispondiEliminaAhi ahi ahi .. l'apprendista con questi post(s) sopra le righe continua a far "figurelle" ...
RispondiEliminaMa ti sembra il caso di prendere in giro le neo-mamme o in generale quelli che si occupano con tutte le difficoltá del caso di tirare su i pargoli?
Le neomamme si vendicheranno scagliando all'attacco i loro micidiali passeggini corazzati!!! (Occhio ai gemelli, soprattutto!)
EliminaIo, mia moglie e i miei 3 figli ti ringraziamo per la sparata.
RispondiEliminaSe poi vuoi venire a visitare la mia biblioteca, sei già invitato.
Correggo: la *nostra* biblioteca. Ho peccato di egocentrismo.
RispondiEliminaAnche perché i pargoli, che a modo loro contribuiscono a finanziare le librerie locali, iniziano ad occupare il loro spazio.
In generale trovo che i post col grafico siano i meno divertenti, ma mi sembra davvero triste che ci sia gente che la prenderei sul personale o addirittura dice "prendi in giro le neo mamme" per un post del genere.
RispondiEliminaTrovo che la bellezza del blog stia nel fatto che i post non aggiungono niente al semplice dialogo.
Il rischio infatti sarebbe quello di finire a sbrodolarsi addosso su quanto siamo migliori noi che non leggiamo fabio volo e non sappiamo chi
ha vinto il grande fratello, cosa che poi fanno puntualmente tre quarti dei commentatori.
I grafici trasmettono in modo sintetico il pensiero dell'autore.
EliminaPensiero scherzoso, leggero, volutamente sbrigativo forse, ma è pur sempre qualcosa che ha voluto trasmettere.
Se non ci si trova d'accordo o se non ci si riconosce in quella descrizione, trovi così strano che lo si voglia dire?
Magari è l'occasione per dare una picconata in più a qualche luogo comune, come in questo caso per esempio.
si vabbè luca, ma avrà espresso qualcosa che gli capita di notare in media, sul campione che vede in libreria. non è da prendere per una legge universale, così come da qualche nel mondo ci sarà pure qualche lettore di fabio volo che non è fighetto e non legge solo quello (chissà...). Poi magari sta media sarà stata anche un po' forzata da qualche idiosincrasia di stefano sull'argomento prole, non ci è dato sapere...
Eliminaperò non la prenderei così ecco, la tua risposta suonava un poco risentita, avrei capito di più qualcosa di scherzoso sull'orgoglio di essere la mosca bianca (che poi pure io sono sicuro che non siano così poche)
Mi spiace, ma la mia risposta non voleva essere risentita, anche se a rileggerla mi rendo conto che quell'aria ce l'aveva.
EliminaVoleva più che altro essere un "hei, guarda che ti sbagli, la tua statistica per quanto riguarda me e parecchie persone che conosco, è sballata". Tutto qui.
E poi l'invito è sincero: se Stefano capitasse da queste parti (Torino) lo accoglierei volentieri a casa mia.
Ho due figlie, la mia biblioteca è decisamente rispettabile e la mia passione per la letteratura è incontestabile, ma al di là di questo non capisco la reazione scomposta di certi commenti. Non devo difendere nessuno, ma mi sembra abbastanza evidente che questo grafico come gli altri già pubblicati, vuole essere una fotografia ironica e caricata di una situazione media misurata molto soggettivamente (quindi magari anche del tutto inesatta) come già è accaduto altre volte con Fabio Volo, per esempio. Può darsi che la pubblicazione di questo post sia stata una scelta poco "furba" e non credo proprio che intendesse scatenare una simile reazione, ma volerci leggere del disprezzo autentico nei confronti dei clienti con figli piccoli mi sembra scorretto.
RispondiEliminaA me Fantozzi ha sempre fatto ridere e riflettere, e sono un'impiegata. Un pò di autocritica (allargata al genere umano) anche feroce non ha mai fatto male a nessuno.
Ehi! Il grafico qui sopra è frutto di un'analisi statistica svolta a regola d'arte che manco l'ISTAT su un campione significativo di clienti della libreria dove lavoro (le altre non so) e utilizzando le ultimissime tecnologie. Altro che "del tutto inesatta", tz tz..
Eliminas
Ah ok. Del tutto esatta, allora, se riferita unicamente alla clientela che frequenta la libreria dove lavori.
EliminaAltrimenti ritiro tutto quello che ho scritto, eh...
Basterebbe che in libreria si offrissero un po' meno libri spazzatura per pareggiare il grafico..la qualità la detta il libraio non i clienti...
RispondiEliminaE' che i genitori comprano per i figli quei meravigliosi libri illustrati nelle librerie per ragazzi, li sfogliano e poi a casa se li tengono per sé e dicon ai pargoli: "tiè, leggiti un po' di Paolo Brosio, che per Geronimo Stilton è ancora un po' presto."
RispondiEliminaA me sti grafici piacciono molto invece e mi ritrovo nell0ironia di Stefano (credo almeno di coglierla)...ho un solo figlio di 20 mesi...leggo molto poco da quando è nato, ma quei pochi libri che riesco a sfogliare in quei 10 minuti di tempo libero la sera prima di svenire, sono dello stesso genere e 'qualità', almeno secondo i miei canoni, di quelli che compravo prima che nacesse.
RispondiEliminaIn effetti dal grafico non si può sapere cosa comprassero i 'conigli' che entrano nella libreria prima di diventare genitori (magari non leggevano proprio).
Giordano
tu con questo post hai sfidato la morte, stefano, ma io ho riso tantisssssimo...
RispondiEliminaahahah, effettivamente per un paio di giorni mi sono guardato continuamente alle spalle :)
Eliminas