Io: "No, non ancora."
Politico: "Com'è che s'intitola? Qualcosa a che fare con le cornacchie, mi sembra."
Io: "Vediamo... Sì, Il candore delle cornacchie."
Politico: "Il...?"
Io: "Candore."
Politico: "Il...?"
Io: "Can-do-re."
Politico: "Cantore?"
Io: "Candore, con la 'D'."
Politico: "..."
Io: "..."
Politico: "..."
Io: "Vuole che glielo scriva?"
Politco: "Ecco, bravo. Fai così, che con questa musica non ti sento bene."
Io: "Seee."
il perfetto lettore per un autore del genere....
RispondiEliminaHai provato anche con la parola "onestà" poi?
RispondiEliminaIn effetti potrebbe essere freudiano.
EliminaGggesù.
RispondiEliminaSono intorno a noi
RispondiEliminaE lo metterà pure in nota spese per il rimborso...
RispondiEliminail nuovo romanzo di Totò Cuffaro
RispondiEliminaArgh! Ne aveva già pubblicato un altro?
Potevi proporgli "Le mie prigioni" di Pellico, tanto non avrebbe capito l'allusione :)
RispondiEliminaAd Agrigento e dintorni "cantore" e "candore" si pronuncia uguale, ovvero "candhore" :D
RispondiEliminaAnalfabeta e mafioso, può essere solo del PD.
RispondiEliminaAnonimo del 17 aprile, hai dimenticato una L.
RispondiElimina