Nei primi mesi da apprendista libraio ero talmente esasperato, che per calmarmi mi ero messo a scrivere alcune scene di un film horror ambientato in una libreria. Eccone una (clicca per ingrandire):
Questa scena superlativa è quella che immagino sempre anch'io - fedelissima alla mia motosega - quando la gente bizzarra inciampa sulle mie croste. Grande Stefano
Bello!
RispondiEliminaMa non mi hai detto quanto pago...
io invece immagino sempre un omicidio nel mio luogo di lavoro (biblioteca)
RispondiEliminaBellissimo. Direi di lanciare una raccorda di fondi per far partire il progetto e presentarlo al Sundance.
RispondiEliminaMi offro come comparsa, aggartisss
Hei! No, aspetta! Quanto pag*zwieeeeeee*...
RispondiEliminaBrutta giornata?
RispondiEliminaCrowdfunding?
RispondiEliminaPropongo la tagline: "Clerks" incontra "Non aprite quella porta".
a scuola devo imbastire uno spettacolo teatrale. se ti rubo l'idea e le battute, è grave? cambio i nomi dei personaggi, giuro!
RispondiElimina:-)
Vai, ruba pure! A patto che a ogni occasione utile citi la fonte :)
Eliminaquello sarebbe il minimo!
EliminaQuesta scena superlativa è quella che immagino sempre anch'io - fedelissima alla mia motosega - quando la gente bizzarra inciampa sulle mie croste.
RispondiEliminaGrande Stefano
:-D
RispondiEliminaMi fa venire in mente American Psycho... capolavoro di Bret Eston Ellis
È vero! :)
Elimina* Easton
RispondiEliminaBella! Però sega elettrica e motore a scoppio non vanno d'accordo....
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