Cliente (anzianotto): "Sono venuto a ritirare un libro che avevo ordinato."
Libraia: "Si ricorda il titolo?"
Cliente: "No… no, mi dispiace."
Libraia: "Come si chiama?"
Cliente: "Le ho detto che non me lo ricordo il titolo!"
Libraia: "Come si chiama lei."
Cliente: "Lei chi? L'autrice? Non mi ricordo nemmeno se è una femmina, figuriamoci."
Libraia: "…"
Cliente: "…"
Libraia: "A nome di chi è ordinato il libro?"
Cliente: "Mio."
Libraia: "E il suo nome è…?"
Cliente: "Suo di chi? Insomma, signorina, questo libro è arrivato o no?"
E avanti così per venti minuti per farsi dare il nome del cliente…
(Grazie a Loredana.)
Ho risolto una situazione analoga (col cliente che continuava a non distinguere il "lei" formale dal riferimento a un'altra persona) chiedendogli candidamente: "Scusi, posso darle del tu?" Non me l'ha permesso, ma ha capito dove si era ingavonato...
RispondiEliminaAnche a me è successo, ad un tratto il cliente ha messo anche in ballo la moglie e un terzo 'lei' ha minato una situazione già di per sé pessima xD
RispondiEliminaSe ha più di cent'anni forse si aspettava del voi :)
RispondiEliminaCome si risolveva in quattro e quattr'otto? Semplice: "Scusi, mi faccia vedere la carta d'identità".
RispondiEliminaVabbè, ma la cosa assurda è che uno ordini un libro, che si suppone voglia leggere, e non si ricordi autore e titolo.
RispondiEliminaHera
RispondiEliminaNella fantasia la cliente si ricorda e passa tutto.