Cliente: "...è un regalo, puoi incartarlo per favore?"
Io: "Certo."
(Comincio a incartare il libro. Nel frattempo la cliente telefona al figlio, credo.)
Cliente: "Marco? Ascolta, sto prendendo il regalo per Sara...Come?...Penso di sì." (A me:) "Il libro si può cambiare, vero?"
Io: "Sì."
Cliente (al figlio): "Sì, si può camb--Come, scusa?..." (Sospira.) "Certo che lo deve cambiare in questa libreria. Dove se no?..." (Alza gli occhi al cielo.) "Ma che dici?! Se chiede di cambiarlo a Milano le ridono in faccia!" (Resta in ascolto per un po'. Poi, coprendosi la faccia con la mano libera:) "No, ascolta, anche se lo manda ad Amazon le ridono dietro...Ecco, bravo, dille che il libro lo può cambiare solo in questa libreria...Ok, ciao." (Ripone il telefono nella borsa scuotendo la testa.)
Non l'hai abbracciata per solidarietà? :D
RispondiEliminaSti clienti che ti rubano il lavoro!
RispondiEliminaHera
RispondiEliminaPovera mamma!
Allora è comprovato che i giovani d'oggi hanno un problema genetico legato all'alimentazione troppo ricca di conservanti e non è quindi colpa dei loro genitori!!!
RispondiEliminaHo trovato la trama del tuo libro "Avete il gabbiano Jonathan Listerine" per caso su Google, e mi sono resa conto che qualcuno ha rubato la mia idea! Lavoro in un negozio di cd e dvd (che con una libreria ha molto in comune), e a volte mi dico: dovrei scrivere un libro su tutte le idiozie che mi chiedono...
RispondiEliminaVedo che qualcuno lo ha già fatto! Non vedo l'ora di leggerlo, sono sicura di trovare molte figure a me familiari...
poveri noi che lavoriamo al pubblico!