(La cliente ha appena comprato un libro.)
Cliente (uscendo, all'amica): "Che bello, così oggi pomeriggio mi leggo il libro e poi stasera guardo il film."
Amica: "E come fai a leggerti tutto 'sto libro in un pomeriggio?"
Cliente: "Vabbè, ma non è che i libri bisogna leggerli tutti, dalla prima all'ultima pagina! Una salta, va avanti..."
Amica: "Ah sì?"
Cliente: "E certo! Mi vuoi morta?"
faccio outing...
RispondiEliminaquando ho letto I Miserabili anche io ho saltato qualche pagina... cioè la descrizione delle cloache di Parigi???
E tutto il discorso sull'argot?? Come si fa a leggere tutte quelle pagine che esaminano un gergo parlato in Francia dagli emarginati nel 1860, senza sapere ancora che fine ha fatto Jean Valjean?
EliminaSì.
RispondiEliminaMagicamenteMe, La stessa cosa ho fatto io con Notre - Dame de Paris (che per il resto ho adorato): ho saltato il capitolo "Paris à vol d'oiseau". Hugo quando ci si metteva con le descrizioni di architettura e urbanistica era un bel po' pesante.
RispondiEliminaE poi quello di saltare le pagine è o non è uno dei diritti imprescrittibili del lettore?
E
Esatto. Soprattutto quando il lettore legge i capitoloni descrittivi di Victor Hugo.
EliminaScusate, ma tutto dipende dal titolo del libro in questione: era il nome della rosa o I love shopping?
RispondiEliminaHera
RispondiEliminaun conto è saltare descrizioni che il lettore non ritiene importanti per la storia ( e quelle è lecito saltarle, è un nostro diritto) ma saltare interi capitoli è un altro discorso.
concordo in pieno... Non leggi, in pratica!
EliminaIn Moby Dick ho avuto fortissima la tentazione di saltare i pezzi con la descrizione delle balene, ma ho tenuto duro e li ho letti.
RispondiEliminaComunque, in effetti dipende dal libro. Anche se sinceramente trovo più dannoso e meno giustificabile saltare pagine di libri come "I miserabili" o "Il nome della rosa" piuttosto che di "libri" come "I love shopping"...
Anche perché la tassonomia di Melville è un tantino superata ...
EliminaA volte mi salto qualche riga di descrizioni pesanti anche se tanto, rileggendo i libri ventordicimila volte, so già che ci ritornerò lo stesso sicuramente. Però sì...un libro in un pomeriggio, a meno che non fosse il piccolo principe (ma neanche) è abbastanza improponibile
RispondiEliminaMmmhhhh, so che sembrerà incredibile ma davvero io posso leggere un libro in un pomeriggio senza saltare nemmeno una parola. Fino a circa 400 pagine. Di più può essere difficile. Però io sono una lettrice veloce e compulsiva. Leggo anche sul bidè e camminando per la strada.
RispondiEliminaConosciuta nel mio quartiere come 'a signurina còo libro. Mai urtato un palo.
Hera
RispondiEliminaLA PERFEZIONE STANCA
non c'entrerà niente col discorso ma io vengo chiamata "quella che legge sempre". Ma il tono con cui viene detto non è d'apprezzamento.
Ciao
Bè, si, non è di apprezzamento manco quello che dicono a me. Secondo me è equivalente più o meno a guarda là, quella pazza!
EliminaÈ chiaro che uno con il libro che ha in mano faccia quello che crede, compreso fermarci una porta, ma da dove viene questa storia del «diritto» di saltare i pezzi?
RispondiEliminada pennac, mi pare
EliminaConfermo, più precisamente da "Come un romanzo"
EliminaIn fatto di lettura, noi lettori ci accordiamo tutti i diritti, a cominciare da quelli negati ai giovani che affermiamo di voler iniziare alla lettura.
EliminaIl diritto di non leggere
Il diritto di saltare le pagine
Il diritto di non finire il libro
Il diritto di rileggere
Il diritto di leggere qualsiasi cosa
Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
Il diritto di leggere ovunque
Il diritto di spizzicare
Il diritto di leggere ad alta voce
Il diritto di tacere[1]
Un Simenon da un centinaio di pagibe lo leggo in massimo un'ora sotto l'ombrellone, ho letto libri da 500-600 pagine in una nottata.
RispondiEliminaÈ sempre affascinante ascoltare le persone, sono spiragli su un mondo che a volte è decisamente sorprendente
RispondiElimina*morta*
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